Che cos’è la serendipity? (o serendipità dalle parti nostre)
Ne sono sempre stata affascinata. Ancor prima di vedere quel famoso film che tutti abbiamo visto (che poi in realtà di serendipità non parlava più di tanto), non potevo fare a meno di notare come a volte – il caso? il destino? qualche essere superiore? il mio angelo custode? l’energia cosmica? ognuno può scegliere il soggetto come meglio crede, il risultato è lo stesso – mi portasse davanti a cose impreviste, cose che poi si rivelavano esattamente ciò di cui avevo necessità in quel momento.
Affascinante no?
Se invece parliamo di serendipity applicata ai social media, ecco che il discorso cambia un pochino. Non dal punto di vista della percezione di chi vive il momento di serendipity, ma certamente dal punto di vista di chi lo predispone.
Eh già, perché nell’era della SEO, del retargeting e dell’imbound marketing, non si può propriamente dire che “quell’oggetto che non sapevo di volere finché non l’ho visto magicamente apparire su Facebook” sia apparso lì per caso.
Eh si, cari fruitori del web e dei social, vi svelo un segreto (di Pulcinella): c’è gente che ci lavora dietro, ci sono quelli che inventano complicati algoritmi e quelli che se li sognano la notte, ci sono quelli che preparano le statistiche e quelli che si studiano i messaggi di comunicazione, eccetera eccetera.
E’ una sorta di serendipità artificiale, il risultato di attenti studi socio-demografici che scandagliano le nostre precedenti ricerche, i “mi piace” che abbiamo cliccato, le pagine che abbiamo visitato, per capire quali sono i nostri gusti. A quel punto si presenteranno ai nostri occhi tendenzialmente solo prodotti o servizi che ci interessano.
Ma per fortuna non esiste solo la statistica, il calcolo ragionato, l’oggettività.
Esiste ancora il caso, la fortuna, il destino, la serendipità appunto, anche nel web.
Sarà che sono un’ottimista, una che vede sempre il buono nelle cose, ma dal mio punto di vista il web – e i social media allo stesso modo – sono una possibilità per aumentare esponenzialmente la quantità di serendipità che c’è nella vita.
Sui social puoi partire da un tweet interessante, da un pin carino, da un commento particolarmente sagace ad un post, per ritrovarti a incontrare persone nuove, a scoprire interessi diversi, a conoscere situazioni che non immaginavi.
E questo non ha niente a che fare con le logiche dell’analisi e della statistica socio-demografica ma è solo e puramente una questione di poesia. Ecco perché a chi mi dice che il web e i social media sono un luogo freddo, artificiale, asettico, che poco ha a che vedere con la realtà dei rapporti umani (ancora nel 2014 c’è chi lo pensa), rispondo che si sbagliano.
Il web è un’occasione: di incontro, di conoscenza, di esperienza, di crescita. Come nella vita reale, ma forse anche di più. Puoi entrare in contatto con persone e realtà con una facilità impensabile, conoscere situazioni nuove, aprire la tua mente.
Ma devi crederci. La serendipità arriva in dosi industriali a chi ci crede, a chi si comporta in modo da poterne avere sempre di più nella sua vita. Come?
Apriti al caso: è in quel momento che nasce la serendipity.
È un consiglio che vale sia nel mondo del web che nelle esperienze reali (una distinzione che non condivido: mica quello che facciamo sul web non è reale! ma tant’è, per capirci).
Quando viaggio, e sono in posto nuovo scelgo sempre di affidarmi al caso. Giro gli angoli, svolto su viuzze interessanti, scelgo stradine nascoste, perché magari ho visto un balcone particolare, o un gatto vicino a un vaso di fiori che mi chiamava. E poi, improvvisamente, proprio dietro quell’angolo, scopro uno scorcio da levare il fiato, un angolo affascinante o magari un negozietto irresistibile. È quando mi sono fidata del mio intuito che ho fatto le scoperte migliori.
Sul web è lo stesso. Apri un link, poi un altro, poi un altro ancora, e improvvisamente ti ritrovi in un mondo nuovo, a leggere di argomenti che non conoscevi, sulle pagine di un blog di cui non immaginavi l’esistenza ma che scopri di adorare, in un e-shop che vende quei prodotti artigianali a cui non puoi resistere, oppure (hai visto mai) sul sito di un’azienda che non conoscevi, a cui decidi di mandare un curriculum e che dopo un po’ ti assume! Magari eh? 🙂
Ma – come ho detto – devi crederci. Ti ci devi applicare. Non è restando fedele a ciò che conosci, non è restando seduto comodo nella tua zona di confort, che troverai delle novità, che imparerai cose nuove, che evolverai.
E’ andando un po’ più in là, è esplorando e uscendo dagli schemi, è affidandoti a ciò che non avevi previsto, a ciò che non ti aspettavi.
Da lì usciranno fuori cose meravigliose, te lo prometto!